Che cosa è Borgo di Fizzano?

Come una tradizionale azienda vinicola toscana a conduzione familiare ha ampliato i suoi servizi e la sua ospitalità. Scoprite come le nuove generazioni di una storica famiglia toscana stanno rimodellando e ridefinendo la classica vinificazione toscana.

Di Francesca Ciancio
Feb 04, 2021
tagAlt.Rocca delle Macìe Fizzano Borgo Cover

La ripartenza del turismo italiano può e deve puntare sulla bellezza. E nessun altro paese al mondo ha cosi tanti assi nella manica come l'Italia: frutto di fortuna, di natura benigna, di impegno antropico intelligente, nel passato come nel presente. Molto di questa bellezza italiana ha anche un cuore produttivo ed è legato ai frutti della terra, come il vino e l'olio.

Un binomio vincente soprattutto in Toscana, terra amata da più di 30 anni dal turismo straniero proprio per questa convergenza di cose belle e buone, il paesaggio, l'arte, la buona cucina, il buon bere. E fortunate sono quelle aziende che possono vantare su tutte queste peculiarità.

Rocca delle Macìe è tra queste, nata 40 anni fa sui colli di Castellina in Chianti, in piena zona Chianti Classico. Quasi mezzo secolo di vita in cui il sogno del suo fondatore, Italo Zingarelli, è sempre cresciuto in ettari e in ambizioni, dando vita anche alla Riserva di Fizzano, il lato hospitality di Rocca delle Macìe.

I passaggi di consegna sono momenti cruciali in un'azienda e nella famiglia Zingarelli sono avvenuti sempre in maniera morbida. Sergio Zingarelli, attuale proprietario di Rocca delle Macìe, ha seguito il padre fin da ventenne e ora è lui a instradare il lavoro di Andrea e Giulia, i suoi due figli, il primo più coinvolto nell'area manageriale, la seconda nelle attività di territorio legate all'ospitalità.

 

IL BORGO DI GIULIA, LA RISERVA DI FIZZANO

Ovviamente non parliamo di una principessa e del suo castello, ma di una giovane donna trentenne che ha sempre respirato l'atmosfera di questi luoghi, diventati anche il suo "ufficio".

Comprato dal nonno nel 1985, il borgo di Fizzano era ridotto a poca cosa, ma sorgeva su una splendida collina di Castellina in Chianti, circondato da 70 ettari di bosco e poco vigneto. Il nucleo storico appartiene al 1000 e nei lavori di ristrutturazione è stata salvata e valorizzata la parte più antica.

"Ci sono voluti più di dieci anni di lavori - racconta Giulia - e la prima parte del relais è stata inaugurata nel l998, a cui dopo due anni si è aggiunto il ristorante. Ovviamente parliamo di anni in cui ero una ragazzina, ma ricordo i primi grandi arrivi di tedeschi, a cui negli anni si sono aggiunti i classici flussi turistici di americani e negli ultimi tempi di nordeuropei. Ancora pochi invece gli asiatici".

Per Giulia le pietre e i panorami del borgo sono casa, perché qui c’è cresciuta ed è per questo che punta sulla familiarità: “La forza della mia famiglia – spiega l’imprenditrice – è sempre stata quella di credere nella forza del team, tra noi membri e i nostri collaboratori. A Fizzano c’è questa atmosfera, è una grande casa aperta dove i clienti si godono il pieno relax e l’informalità della proposta.

Certo è un luogo di charme, ma senza essere pretenzioso. Il mio apporto da trentenne consiste anche in questo, nel ringiovanire l’aspetto del relais nei piccoli dettagli.
 

PASSO DOPO PASSO - ECCO LA NUOVA PROPOSTA GASTRONOMICA DI FIZZANO

In effetti anche il nuovo corso gastronomico della tenuta chiantigiana parte da un’idea e da un’empatia di Giulia: “Ero a cena con un’amica per testare uno dei tanti ristoranti che per lavoro visitiamo e in un locale non lontano da San Gimignano conosco i piatti e il pensiero di Maurizio Bardotti.

Mi piace subito, ma passa del tempo - e una cena aziendale organizzata per Rocca delle Macie - prima di rincontrarlo e fargli la proposta, ovvero quella di diventare il nostro executive chef. Ecco anche perché questo nome per la locanda, Passo dopo Passo, che è poi la filosofia imprenditoriale della mia famiglia: non c’è bisogno di correre, ce lo insegna la terra, bisogna avere ampie e lunghe vedute davanti a sé”.
 

LA CUCINA DI MAURIZIO BARDOTTI

Non c’è dubbio che l’impronta sia toscana ed è anche ciò che si aspetta una clientela italiana e straniera in vacanza da queste parti, ma lo chef 40enne, a Fizzano da giugno scorso, punta soprattutto sui prodotti locali e sulla loro autenticità, a cominciare da quelli dell’orto della tenuta che è stato ampliato apposta per far fronte alle necessità della cucina.

Bardotti ama definirla una proposta chiara, pulita, facilmente riconoscibile e alla portata di tutti, con ovviamente qualche tocco di creatività e leggerezza che si addice a un’osteria di pregio.

I primi clienti affezionati dei Maurizio sono proprio Sergio e Giulia: “io vado pazzo per l’uovo pochè” dice l’imprenditore vitivinicolo Zingarelli, mentre grazie al nuovo chef Giulia ha imparato ad apprezzare il piccione.
 

UNA GRAN SELEZIONE FATTO IN RISERVA

No, non è un gioco di parole, ma solo un percorso a tappe di uno dei vini storici di Rocca delle Macìe, ovvero il Chianti Classico fatto a Fizzano, in gran parte sangiovese con un saldo di colorino proveniente dai 35 ettari della tenuta impiantati nei primi anni ‘80.

La prima bottiglia segue qualche anno dopo ed è conosciuta come Riserva Fizzano (Riserva per il nome della tenuta, ma anche per dicitura del disciplinare). Rimane nei fatti una Riserva fino al 2010, fino a quando nel 2011 c’è il passaggio a Gran Selezione.

Da poco meno di due ettari nasce questo cru, un vigneto con esposizione a sud-ovest e che cresce su un suolo ricco di sabbia e scheletro, la combinazione perfetta per un vino elegante come questa etichetta.


Se leggendo la storia di questi vini Chianti Classico ti fa venir voglia di visitare le cantine, mentre noi aspettiamo con ansia di rinnovare dei viaggi, assicurati di mettere a punto la tua conoscenza del Chianti.  Mamablip ha già esplorato un po' della regione del Chianti per voi qui, quindi guardate questi video subito per imparare ancora di più.  E non perdetevi le altre esplorazioni di Francesca sulle tendenze del cibo e del vino italiano qui.

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