La Milano Wine Week 2021: L’evento diffuso del vino Italiano
Il Brunello di Montalcino in Galleria Vittorio Emanuele II. È questa una delle novità più attese della 4° edizione della Milano Wine Week, la settimana del vino che coinvolge i 10 principali quartieri milanesi, trasformati per l’occasione in altrettanti Wine District.
Ogni distretto è abbinato a un Consorzio di tutela di un vino Italiano: passeggiando da un quartiere all’altro della città sarà possibile degustare i migliori vini di 10 tra i principali territori vinicoli Italiani, parlare con i produttori, confrontare le diverse bottiglie e farsi una buona idea del mondo del vino Italiano di qualità.
Un viaggio enologico nel Belpaese in pochi passi.
Oltre al Brunello di Montalcino, uno dei più celebri e apprezzati vini d’Italia, che potrà essere degustato nei ristoranti della Galleria Vittorio Emanuele II, i milanesi potranno assaggiare i vini della Valpolicella in zona Marghera/Sanzio, i vini d’Abruzzo in porta Venezia, il Chinati sui Navigli e i vini Liguri in zona Isola. Queste le novità.
Ritornano, inoltre, altri territori di produzione: le bolle della Franciacorta si stapperanno in zona Brera/Garibaldi/Solferino, i vini dell’Asti e del Moscato d’Asti in zona Sempione/Arco della Pace, il Prosecco DOCG di Conegliano di Valdobbiadene in Porta Nuova/Gae Aulenti, i vini del Lugana DOC in porta Romana e quelli dell’Oltrepò Pavese in zona Eustachi/Plinio.
Gli eventi in programma sono circa 300.
E le cantine?
Anche i produttori approfittano dell’occasione per incontrare direttamente i consumatori, di parlare loro dei propri vini e di raccontare la propria storia. Le occasioni di incontro sono molte a partire dalle cene con il produttore, fino a vere e proprie kermesse.
La cantina Pasqua, sarà presente con un’opera intitolata “Falling dreams”, un’esperienza tra sogno e realtà. L’installazione artistica, ideata e progettata da NONE Collective, in collaborazione con BASE Milano, può essere visitata con ingresso gratuito dal 6 al 9 Ottobre (dalle 18.00 alle 22.00) .
La cantina Berlucchi, in occasione dei propri 60 anni, sarà in corso Vittorio Emanuele II con una mostra fotografica che racconta la nascita della cantina e del territorio della Franciacorta.
Oltre i confini della città: le Masterclass
Per portare il vino italiano oltre i confini del nostro Paese, durante la settimana del vino milanese sono previste anche diverse masterclass in collegamento con 11 città internazionali rivolte alle aziende, agli operatori del settore e alla stampa.
Mamablip è presente alla Milano Wine Week con Filippo Bartolotta
“Raccontare i grandi vini d’Italia e i territori è un onore e un dovere - dice Filippo Bartolotta, relatore di una dozzina di Masterclass oltre che co-fondatore di MamaBlip - Come tutte le grandi manifestazioni del vino, Vinitaly a Verona, Rheingau Wine Festival a Francoforte, Vinexpo a Bordeaux, Milano oggi è l’occasione per poter far emergere i territori, le storie, per esporre il proprio brand collettivo per un consorzio o raccontare i propri vini per un’azienda. In Italia e all’estero”.
Il Brunello di Montalcino: ovvero "The miracle of Montalcino"
Tra i territori che racconterà, Bartolotta, si concentra su Montalcino, di cui ha già lo scorso anno ha svelato i segreti in una serie di sei video intitolati “The mirale of Montalcino” realizzati e pubblicati su Mamablip.
“Questo terroir è un miracolo, un modello di successo - prosegue Bartolotta - è una sorta di oasi in mezzo a terreni pliocenici argillosi dove niente potrebbe nascere. Invece qui c’è questo miracolo del SanGiovese e del Brunello, costruito dagli uomini.
Questo era uno dei comuni più poveri d’Italia nel dopoguerra ed è diventato uno dei più ricchi grazie al lavoro e alla coesione di un territorio intero”.
Brunello di Montalcino: Le Masterclass di Filippo Bartolotta
A Milano le Masterclass che raccontano del Brunello, saranno focalizzate su Le Riserve 2015 e sui Versanti 2016 di Montalcino.
“Sono due annate diverse, tra l’altro straordinarie - Bartolotta anticipa quello che racconterà.
Negli ultimi anni i produttori hanno preso più consapevolezza rispetto alle differenze che ci sono. Possiamo dividere il territorio in 4 versanti: una parte nord che propone vini più floreali e tesi; una parte sud che propone vini un po’ più vecchia maniera perché ci sono più sabbie e sono vini più pronti, più larghi; il versante Ovest che prende la brezza marina, dove le uve si impregnano di mare; il versante Est che è quello un po’ più minerale e austero”.
Per quanto riguarda, invece, le Riserve, continua, “in generale vengono fatte a Montalcino spesso da un vigneto singolo. Sono fatte nei casi migliori quando il produttore trova dell’uva o scopre una botte più pronta all’invecchiamento”.
Non vediamo l’ora di scoprire e assaggiare l’annata 2015.
Venite con noi alla Milano Wine Week per assaggiare i grandi vini rossi e bianchi italiani!
