Lo Chiamavano Trinità e Rocca delle Macìe - Un incontro perfetto

Scopri come Rocca delle Macìe ha reso omaggio a uno dei film più importanti del cinema italiano. Star del cinema italiano e vere star del vino toscano si incontrano.

Di Filippo Bartolotta
Aug 01, 2021
tagAlt.Zingarelli family and Terrence Hill Cover

L'EREDITÀ DI LO CHIAMAVANO TRINITA’


Cosa c’entra uno “spaghetti western”, anzi un “fagioli western” con il vino e Hollywood?

Lo Chiamavano Trinità esce sugli schermi nel 1970 e da allora è entrato senza troppo clamore nelle vite di milioni di persone fino ad arrivare anche ad ispirare Hollywood.

Il fischio che si sente in alcune scene di “Django Unchained” e la voce calda che intona "He's the guy who's the talk of the town, with the restless gun”  sono tratti proprio dalla colonna sonora di “Lo chiamavano Trinità”, composta da Franco Micalizzi.
 

 

ROCCA DELLA MACIE E LO CHIAMAVANO TRINITA’ - IL VINO

E il vino? Beh, Il produttore di questo film straordinario è stato Italo Zingarelli che grazie al successo dei suoi film, riuscì a comprare una tenuta a Castellina in Chianti dove oggi suo figlio Sergio e i suoi nipoti producono uno straordinario Chianti Classico.

Sono passati 50 anni dalla quella prima proiezione ed i figli di Italo hanno voluto celebrare con una magnum commemorativa di Chianti Classico Gran Selezione 2016 “Lo Chiamavano Trinità”, prodotto in una tiratura limitata di 1970 bottiglie.

Un vino dal colore rubino intenso, pieno di more selvatiche, viole, cuoio e polvere da sparo. Un palato reattivo, molto intenso ma anche piacevolissimo da bere.

Se vi state già appassionando alla degustazione di questa selezione di Rocca delle Macìe, scoprite la storia della famiglia Zingarelli che si intreccia con il mondo del cinema italiano, con Filippo Bartolotta a guidare la vostra esplorazione, Rocca delle Macie: Italian films, families and love for chianti wine.
 

 

UNA VISITA AL MUSEO DA RICORDARE

Ma la voglia di commemorare questo padre innovativo e generoso, amato da tutti, non si è limitata ad una bottiglia dedicata; la famiglia ha anche realizzato di un piccolo museo dedicato alla vita cinematografica di Italo.

Una chicca di fotografie e storie affascinanti di un’Italia che si stava veramente rimettendo in sesto proprio come l’Italia di oggi post pandemia.

L’inaugurazione del museo è stata accompagnata dalla proiezione della pellicola restaurata di “Lo chiamavano Trinità” e da una serata di omaggi che autori, critici, attori, sceneggiatori e amici hanno reso a Italo Zingarelli.

Una amatissima conduttrice della TV Italiana, Paola Saluzzi, è riuscita nell’operazione non facile di condurre una serata di video contributi e sorprese dal vivo sul magico palco nell’aia di Rocca delle Macie, adibita a teatro e ristorante gourmet. Così sul palco si sono alternati momenti di glamour e intimità con momenti emozionanti e rivelatori.

Sul palco Terence Hill - al secolo Mario Girotti - le figlie di Bud Spencer - Carlo Pedersoli -, il grande dialogista Andy Luotto e a turno con riservatezza e commozione gli interventi dei figli di Zingarelli: Sandra, Fabio e Sergio.

Leggi come Rocca delle Macìe è sempre sulla strada dell'innovazione e del miglioramento, Rocca delle Macìe si dedica a migliorare il loro Mondo.
 

 

LA SERA DELL'INAUGURAZIONE DEL MAGNUM DI ROCCA

La pioggia ha quasi interrotto la serata, soprattutto ha creato uno spavento nelle cucine della nuova Osteria “Passo dopo Passo” capitanata dal giovane Chef stellato Maurizio Bardotti, il quale poi invece dirà: “è stato difficile ma la pioggia ci ha aiutati, facendo ricompattare i ranghi della cucina!”.

E allora via, qualche coperta sulle spalle e ancora tante scoperte, come Terence Hill che ci rivela che fu proprio lui a insistere per le scazzottate senza fine: “cronometrai le divertentissime risse del film ‘7 sposi per 7 fratelli’ e chiesi di poter fare altrettanto con Bud Spencer.

Alla fine fui accontentato e superammo i 10 minuti. Per girare questa scena ci volle una settimana intera, non c’erano molti soldi allora nel cinema”.

Per capire meglio le selezioni di vini di Rocca della Macìe, non perdetevi Sergioveto e Roccato: 2 Rette Parallele che Convergono.
 

 

TERRENCE HILL E ROCCA DELLE MACIE - UNA COPPIA MERAVIGLIOSA

E se il cinema è finzione, è vero che il cinema è soprattutto emozione e suggestione. E, per un attimo, siamo tutti volati sul set: la luce calda del tramonto, il giallo dei govoni di fieno appena raccolti e Terence Hill che, sorseggiando un vino di Rocca delle Macie, si è affacciato alla staccionata di legno di un vigneto a terrazza che si affaccia su una vallata illuminata.

In un attimo, quegli occhi blu ipnotici, i jeans, la camicia di jeans con una stella d’oro da sceriffo ed il sorriso di questo attore straordinario hanno spinto tanti a intonare il fischio western della colonna sonora.

Il vino, quello buono, ha compiuto la sua funzione più alta che non è quella di far parlare di sé ma di facilitare l’incontro tra le persone e creare la giusta atmosfera perchè possa avvenire qualcosa di magico.

Non sempre succede ma il cinquantesimo di Trinità c’è riuscito, grazie a Bud Spencer&Terence Hill e alla favolosa Zingarelli family.


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