I Vini Bianchi dell’Alto Adige

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Di Lele Gobbi
Feb 08, 2021
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ALTO ADIGE: TERRA DI VINI
 

In Alto Adige, ogni vigneto lungo le sponde dei fiumi Adige e Isarco, dai 200 ai 1000 metri e anche più, si è disposto e si è adattato per esaltare le qualità di un qualche vitigno particolare tra gli oltre 20 variamente presenti.  Se i vigneti disegnano il paesaggio, non di rado in posizioni estreme e spettacolari, i vini sono risorsa economica fondamentale e motivo di prestigio per l’intero comprensorio.  

Qui la terra è davvero oro, sembrano sussurrare tutte le piante (e non solo la vite), dove la montagna, guardiana e regina, occupa tanto di quello spazio da rendere i pezzi di collina, preziosissima, sempre. Porfido vulcanico, roccia metamorfica di quarzo e mica, calcare dolomitico: ecco, in sintesi la molteplicità dei terreni, variegata e complessa, la cui composizione geologica varia spesso di pochi metri, tra vigneto e vigneto.

L’Alto Adige, che da quelle parti viene chiamato più volentieri Südtirol, è teatro di oltre 5.000 viticoltori per altrettanti ettari vitati, in cui la viticoltura raggiunge livelli di eccellenza assoluta, fissandosi, ormai giustamente nell’immaginario collettivo, come un’enologia di qualità complessiva garantita su qualsiasi tipologia prodotta.

Soprattutto tra i bianchi, i quali occupano poco più della 60% della superficie viticola totale: merito di un comparto organizzato alla perfezione, unito e coeso nel promuovere il proprio lavoro e creatore di vini dall’affidabile coerenza stilistica.  Competenza, ricerca e serietà assoluta (a volte persino esagerata) si specchiano in un’efficacia che potrebbe tranquillamente trasformarsi in modello virtuoso da seguire per filo e per segno.

 

LA QUALITA' SENZA COMPROMESSI

Raggiunti quindi ottimi standard di merito, le cantine formate da tenaci vigneron indipendenti (simbolo dell’eccellenza artigianale) o da floride cooperative dalla rinomata storia (a cui si affiancano alcune grandi maison familiari), hanno puntato, ormai da parecchi anni, su una maggiore sostenibilità, istruendo i dipendenti, gli associati o chi per esse, con corrette pratiche sull’impatto ambientale e avviando di conseguenza significative prove di gestione biologica, biodinamica o talvolta naturale.

Come sostiene l’esperto Hugh Johnson “il vino può essere una bevanda o un passatempo, dipende dall’atteggiamento che si assume nei suoi confronti.  Come bevanda dovrebbe essere rinfrescante, gustosa e non troppo invadente”, per evidenziare un certo apprezzamento ad un vino beverino tanto quanto un vino corposo, fruttato e alcolico, così si può avvicinare la filosofia dei viticoltori altoatesini al suo “dogma”.

 

UN'AMPIA VARIETA' DI VINI BIANCHI

Nella Bassa Atesina domina il Gewürztraminer all’ombra dei cipressi con tutta la sua eleganza e aromaticità.  Nell’Oltradige, idillio del vino tra castelli e dimore storiche, il Pinot Grigio e il Sauvignon Blanc evidenziano struttura e una certa maturità di polpa.  Nella Val d’Adige, ove regna la mineralità, lo Chardonnay desidera per esempio mettere in risalto tutta la sua proverbiale complessità; nella Val d’Isarco, dove la viticoltura si fonda definitivamente nel paesaggio alpino, il Sylvaner, il Kerner, il Veltliner e il Riesling convincono per sapidità e profondità di profumi.  Mentre in Val Venosta, definita “il boom del vino nella patria delle mele”, il Müller Thurgau regala, spesso e volentieri, vivacità e freschezza.

Un capitolo a parte spetta al Pinot Bianco, il quale si comporta in maniera maggiormente camaleontica e adattabile rispetto alle altre varietà, in larga parte dei comprensori citati e persino oltre.  Oltremodo croccante in Val Venosta; salino e snello sui porfidi rossi di Terlano; tonico e possente tra Sirmiano e Appiano; succoso e fruttato a Cortaccia; lievemente rotondo e morbido a Magrè.  In tutti casi, comunque, autentico sinonimo di delicatezza gustativa.

Da non dimenticare, infine, gli assemblaggi delle uve bianche (in passato definiti “Strahler”) che negli ultimi decenni hanno acquisito maggior importanza, in particolare per quanto riguarda la gamma dei vini prestigiosi.
 

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