Il Greppo - Brunello di Montalcino - Biondi Santi

Caratteristiche

Colore Red
Tipologia Vino rosso Strutturato
Denominazione Brunello di Montalcino DOCG
Vitigno Sangiovese
Alcol 13%
Temperatura di Servizio 16°C-18*C
Aromi Aromi Fruttati, Aromi Floreali, Spiced Aromas
Annata 2013

Descrizione

Il Brunello "Il Greppo" è una delle più grandi eccellenze d'Italia, tra i vini rossi più famosi al mondo e leggendario protagonista della produzione montalcinese. Biondi Santi è definito il padre dell'intera denominazione perché è lui che ha dato vita alla produzione del famoso e rinomato Brunello di Montalcino. Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire come Biondi Santi, la storica cantina, sia arrivata a sedere sul trono della collina di Montalcino. Fino al 1825 il vino più famoso e apprezzato in quel fazzoletto di terra toscana era il Moscadello, un vino bianco leggermente dolce e facile da bere. Fu in questi anni che Clemente Santi entrò in scena e cominciò a incuriosirsi e a studiare le caratteristiche di un clone del vitigno Sangiovese, il Sangiovese Grosso, chiamato dai locali Brunello per il colore intenso e scuro del suo mantello. La storia riprende nel 1860 quando Ferruccio Biondi-Santi, nipote di Clemente e figlio legittimo di Jacopo Biondi e Caterina Santi, iniziò a produrre un vino rosso a base di quest'uva che dimostrò subito di avere tutte le qualità necessarie per diventare qualcosa di straordinario. Proprio in quegli anni la catastrofe portata dall'insetto della fillossera colpì le viti e saccheggiò le colture come una vera e propria epidemia, divorando tutto ciò che si trovava sul suo cammino. Così i contadini, spaventati e spaventati dai danni dell'insetto, cercarono di ottenere un rapido ritorno economico delle nuove viti, vendendo vini rossi sul mercato il più rapidamente possibile. Ferruccio non era dello stesso parere e andò in controtendenza. Credeva che il vino fosse l'amico più fedele del tempo e che solo con il passare degli anni potesse diventare grande. Così vinificò in purezza il Sangiovese Grosso che coltivava nella sua tenuta "Il Greppo" e aspettò a lungo in cantina fino a quando non raggiunse il suo perfetto grado di maturazione. Qualche anno dopo l'ha assaggiato e ha stupito ogni cittadino. Quel giorno è rimasto nella storia perché è nato il primo e storico Brunello, le cui radici sono per sempre legate alla famiglia Biondi Santi. Da quel giorno in poi, il prestigio e la fama di questo marchio cominciarono ad aumentare di valore, grazie ad interventi mirati, all'ammodernamento delle tecniche e alla selezione dei migliori ceppi di Sangiovese.

Il Brunello di Montalcino Biondi Santi è prodotto dai prestigiosi vitigni di Sangiovese Grosso coltivati nell'omonima tenuta che si estende su una superficie di 47 ettari. I terreni marnosi ricchi di scheletro, il microclima unico del luogo, la marcata differenza di temperatura tra giorno e notte e il sole mediterraneo che riscalda il terreno per più di metà dell'anno, hanno creato le condizioni ideali per la coltivazione di uve di alta qualità. Le rese sono mantenute molto basse, circa 30-50 quintali per ettaro, e la raccolta viene effettuata manualmente, selezionando grappolo per grappolo nelle settimane centrali di settembre. Le uve, portate in cantina, vengono vinificate e affinate in botti di rovere di Slavonia per almeno 3 anni. Termina il suo percorso in bottiglia, dove viene affinato per almeno 4 mesi.

Il Greppo Brunello illumina il bicchiere con un colore rosso rubino intenso con riflessi granati. Il bouquet è ampio e complesso, in cui sensazioni di piccoli frutti rossi, note di rosa appassita, tocchi di vaniglia, note tostate, polvere di caffè e sentori di sottobosco danzano all'unisono e danno origine ad una melodia olfattiva davvero emozionante. La bocca mostra tutta la sua forza e potenza con eleganza e classe superiore. Caldo, persistente, morbido, morbido, tannico ed equilibrato: il tutto ricamato alla perfezione e integrato in una struttura decisamente armonica. Da provare almeno una volta nella vita, magari accompagnandolo con un piatto tipico come i pici al ragù di cinta senese, oppure con cinghiale e funghi, tagliolini al tartufo, pappardelle alla lepre o fagiano con castagne e fughi. La tranquillità...


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