Tasca d'Almerita, una cantina siciliana votata alla sostenibilità
Per cosa è conosciuta Tasca d'Almerita?
Tasca d’Almerita è delle cantine più prestigiose della Sicilia, poiché ha tracciato la storia enologica dell’isola ed uno dei brand che esportano il nome della Sicilia stessa nel mondo. Perché è molto spesso associata alla figura del Gattopardo (celeberrimo romanzo che descrive le trasformazioni avvenute nella vita e nella società in Sicilia durante il Risorgimento) proprio per la sua storia, la sua visione e il suo stesso marchio.
Infine, perché ha sempre avuto un notevole occhio di riguardo per la sostenibilità ambientale, convincendosi soprattutto negli ultimi anni della enorme necessità di recuperarla.
Dove si trova Tasca d'Almerita?
A fronte di una sua originaria e forte connotazione nell’interno del palermitano, gli interessi aziendali si sono via espansi abbracciando quasi l’intero territorio regionale. Cinque, infatti, sono le tenute dove Tasca coltiva i suoi vigneti a Salina (Capofaro), nell’Alto Belice del Palermitano (Sallier de la Tour), a Mozia (Whitaker), a Randazzo (Tascante) anche se Regaleali rimane il cuore della proprietà, nonché situata nel cuore della Sicilia, a Sclafani Bagni.
Qual è la storia di Tasca d'Almerita?
La famiglia Tasca d’Almerita è protagonista di una storia del vino esaltante, iniziata nel 1834, quando Lucio Tasca acquista l’ex-feudo Regaleali, in territorio Sclafani. Lucio e Carmelo Mastrogiovanni Tasca avviano così l’attività agricola 1200 ettari per l’avvio dell’attività agricola che poi per effetto della riforma agraria si riducono a quasi 500. Necorso degli anni a Regaleali si sono sempre compiute grandi “ristrutturazioni” che alla lunga si sono rivelate altrettanto efficaci: innovazioni in cantina, vitigni autoctoni affiancati da internazionali, ruolo d’avanguardia nella sperimentazione, continuità qualitativa esemplare.
Tanti bravi tecnici in vigna e in cantina si sono succeduti e alla tenuta storica Tasca d’Almerita si sono aggiunte Capofaro nelle Eolie, Tascante sull’Etna, Whitaker a Mozia in provincia di Trapani e Sallier de La Tour nella Doc Monreale. Ognuno dei possedimenti comprende le peculiarità e la narrazione del proprio ambiente, sotto l’egida della visione generale di Tasca che unisce idee e devozione al territorio.
I vigneti di Tasca d'Almerita
Capofaro
13 ettari complessivi di cui 10,17 vitati (5,92 a Salina, 4,25 a Vulcano) ad un’altitudine tra i 40 e 300 m slm. Principali vitigni coltivati: Malvasia. Terreni: caratterizzati da una tessitura sciolta, sabbiosa, drenante e da un’elevata porosità.
Sallier de la Tour
78,4 ettari complessivi di cui 53,06 vitati (5,92 a Salina, 4,25 a Vulcano) ad un’altitudine tra i 270 e 370 m slm. Principali vitigni coltivati: Syrah, Nero d’Avola, Grillo, Inzolia. Terreni: molto eterogenei, sabbiosi, argillosi e talvolta limosi.
Whitaker
40 ettari complessivi di cui 12,96 vitati ad un’altitudine di 7 m slm. Vitigni coltivati: Grillo. Terreni: originati da terrazze di origine marina, sabbiosi, sciolti, molto drenanti.
Tascante
14,05 ettari vitati ad un’altitudine tra i 550 e 770 m slm, 200 muri a secco e oltre 100 terrazzamenti. Vitigni coltivati: Nerello Mascalese, Carricante, Chardonnay. Terreni: vulcanici
Regaleali
600 ettari complessivi ad un’altitudine tra i 400 e 850 m slm. Principali vitigni coltivati: Catarratto, Inzolia, Perricone, Grillo, Grecanico; Moscato, Nerello Mascalese, Pinot Bianco, Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Chardonnay, Pinot Nero, Traminer Aromatico. Terreni: 12 tipologie di suolo.
Chi sono gli enologi di Tasca d'Almerita?
In passato fondamentale è stato l’aiuto da parte degli enologi Cavalleri e Guzzo, di Curcio e ancora di Ignazio Miceli. L’attuale parte enologica è affidata alla super esperta Laura Orsi, mentre la parte agronomica è in mano al preparatissimo Davide Bacchiega.
Quale è lo stile di Tasca d'Almerita?
La gamma dei vini prevede tutte le tipologie: rossi, bianchi, rosati, spumanti metodi classici e passiti. È una delle più varie della Sicilia ed è altrettanto convincente. La produzione, infatti, testimonia la capacità di armonizzare l’indubbia solidità del radicamento territoriale con uno stile molto aperto ed espansivo, apprezzato sui mercati di tutto il mondo. Tecnologica e conoscenza, ecco i punti cardine dello stile enologico: vini che parlano della zona di provenienza, indipendentemente dal vitigno utilizzato che godono di una pulizia e di una bevibilità sicuramente tra le migliori in tutta la Sicilia.
Quali sono i migliori vini di Tasca d'Almerita
Rosso del Conte
(Nero d’Avola e Perricone): viene prodotto ininterrottamente dal 1970 da un’unica vigna, San Lucio, impiantata nel 1954 ad alberello. Il quadro organolettico regala tratti speziati e fruttati, mentre al gusto è contrassegnato da bevibilità progressiva ed elegante, malgrado la struttura imponente. Emblema di forza, eleganza e longevità.
Nozze d’Oro
(Inzolia e Sauvignon Blanc): un vino che racconta la storia di famiglia, i 50 anni di matrimonio tra il Conte Giuseppe Tasca d’Almerita e la moglie Franca. Fresco in giovane età e capace di una longevità insospettabile, bilancia i profumi terziari con l’intensità del frutto. Sapidità e dolcezza i suoi punti di forza.
Cabernet Sauvignon Vigna San Francesco
un vino di rara eleganza, ricco di note aromatiche all’olfatto (soprattutto erbacee e terziarie); sfoggia un’ammirevole concentrazione al gusto, con esemplare evidenza del frutto.
Chardonnay Vigna San Francesco
un grande chardonnay, esempio lampante di resa di un vitigno internazionale in un territorio idoneo ad ospitarlo. Al naso sempre fine e agrumato accompagnato spesso e volentieri da ananas, albicocca e scorza d’arancia. Salinità e croccantezza i suoi cavalli di battaglia.
Leone Blend
(Catarratto, Sauvignon Blanc, Traminer Aromatico, Moscato): la sintesi della freschezza aromatica delle uve bianche coltivate in alta collina. Leone, simbolo della storia di famiglia per un vino di struttura e raffinatezza. Aromaticità e freschezza i suoi pilastri.
Perché bere Tasca d'Almerita?
Complessità è il concetto più adatto a descrivere il patrimonio di Tasca d’Almerita: un esempio di azienda a ciclo chiuso in cui convivono modelli agricoli che esaltano la biodiversità e la bellezza del paesaggio.
Il loro intento è proprio quello di esprimere un messaggio di Sicilia come “continente di microterritori” e i loro cinque territori estremamente caratterizzanti sono, non a caso, la base di vini che rappresentano un’espressione della diversità siciliana.
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