Cosa mangiare e bere all'isola d'Elba: piatti tipici e sapori della tradizione

Alla scoperta dei sapori dell'Isola d'Elba nell'Arcipelago Toscano: una guida sulla cucina, sui prodotti tipici e sulle tradizioni enogastronomiche.

Di Lele Gobbi
Jul 07, 2022
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L'Elba a tavola: enogastronomia e prodotti tipici

Un piccolo paradiso dell’arcipelago toscano che non si è mai snaturato, dove i suoi abitanti ci mettono il cuore nella loro variegata proposta gastronomica

 

Per cosa è famosa l'isola dell'Elba?

  • L'Elba è la maggiore isola dell'Arcipelago Toscano, dista circa 10 km dal continente, misura 27 km da capo Ortano a punta Nera e 18 km da nord a sud, da capo Vita alla punta dei Ripalti, con uno sviluppo costiero di 147 km e una superficie di poco oltre 220 km²

 

  • Ha una configurazione articolata e prevalentemente montuosa, con un paesaggio mutevole la cui morfologia riflette la diversità delle formazioni geologiche. Le coste sono per lo più alte, intervallate da brevi arenili, ma nella sezione mediana si aprono numerose spiagge in corrispondenza delle pianure di natura alluvionale. 


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  • È un’incantevole isola mediterranea, rinomata per le sue splendide spiagge e per aver ospitato Napoleone Bonaparte durante il suo esilio (1814–15), che si caratterizza per la generosità dei suoi abitanti, la dolcezza delle sue condizioni ambientali e la semplicità dei suoi piatti.

    ​​​​​​​Già, in ogni suo punto sono sensibili gli effetti degli scambi termici creati dal mare, che si riflettono in una cultura profonda e vissuta del paesaggio.
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Quali sono le migliori spiagge dell'isola dell'Elba?

Con oltre 200 spiagge, offre un’enorme varietà di paesaggi. Qui, di seguito, cinque splendide spiagge, facilmente raggiungibili, che non fanno di certo rimpiangere le mete caraibiche.

 

  • Spiaggia di Fetovaia
  • Spiaggia delle Ghiaie (Portoferraio)
  • Spiaggia della Paolina (Marciana Marina)
  • Spiaggia della Biodola (Capannone)
  • Spiaggia di Sant’Andrea
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Che origine ha l'isola d'Elba?

L’Elba è abitata fin dall’Età del Ferro e l’estrazione di ferro e metalli è stata, di fatto, la principale fonte di sostentamento dell’isola fino alla seconda metà del XX secolo. I primi abitanti furono gruppi di tribù liguri, seguiti dagli etruschi e dai greci della Magna Grecia. 

 

 

I secoli di pace della pax romana cedettero il passo a tempi più incerti durante le invasioni barbariche, quando l’Elba divenne un rifugio per chi cercava scampo alle orde che razziavano la terraferma. Nell’XI secolo Pisa (e in seguito Piombino) assunse il controllo dell’isola e costruì delle fortezze per prevenire gli attacchi dei predoni e dei pirati saraceni provenienti dal Nord Africa. 

 

 

Nel Cinquecento Cosimo I de’ Medici si impadronì della parte settentrionale dell’isola, dove fondò la città portuale di Cosmopolis, l’odierna Portoferraio.

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Cosa si mangia all'Isola dell'Elba?

In questa piccola grande isola, centro autorevole della civiltà mediterranea per via della sua ricca storia, alcuni prodotti hanno trovato infatti un’eccellente terra d’elezione, talvolta assumendo forme, colori, profumi e sapori non riproducibili altrove. Il suo clima mite e assolato, l’esposizione e la fertilità dei suoli, la scarsità di piogge, hanno reso, inoltre, ogni frutto della terra, sia spontaneo che coltivato, un autentico concentrato di gusto. 

 

Quali sono le ricette tradizionali dell'Isola Elba:?

  • Sburrita di Baccalà, stuzzicante zuppa di pesce (baccalà) aromatizzata con erbe o verdure accompagnata con dei crostoni di pane
  • Gurguglione, delizioso stufato di verdure dell’isola
  • Schiaccia Briaca, tipico dolce a base di frutta secca e Aleatico 
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Pesci

Gli abitanti dell’Elba rimangono dunque un popolo di minatori e di grandi marinai, ma vengono similmente ricordati come pessimi pescatori, se non per uso proprio. Nulla da eccepire infatti, se l’ormai attività secolare della pesca trovi la sua essenza nell’artigianalità, facendola diventare un “unicum” del genere.

 

Palamita

Qui la palamita (sarda sarda), ossia il parente povero degli sgombri e del tonno, esercita la sua autorità con fierezza, prestandosi a parecchie preparazioni dove viene particolarmente esaltata per la delicatezza delle sue carni compatte, per la mancanza di squame e per le poche lische.

 

Un pesce azzurro, gregario e migratorio, che nei mesi estivi si avvicina alle coste per inseguire i banchi delle sardine, esprimendo in questo periodo le sue migliori qualità in fatto di gusto e consistenza.

 

Abbondante poi la presenza di pesce pelagico come le acciughe, le sardine, i lacerti e così via, per non dimenticare l’altrettanto cospicua pesca di polpi di scoglio (quello lesso rimane il “rito” gastronomico dell’isola) di seppie, aragoste e tanute, seguiti anche da zerri, mendole, saraghi, palombi, margherite, scorfani, triglie, gattucci e dentici.

 

Verdure e altri prodotti

Notevole è poi l’apporto di erbe come la bietola, la nepitella, la borragine, lo spinacino rimediati soprattutto dagli orti spontanei sparsi sull’isola. Molteplici gli ortaggi come i carciofi, i cavoli, i piselli e le cipolle (deliziosa quella di Patresi) accompagnano deliziosi prodotti provenienti soprattutto dai paesi d’alta quota come il latte di capra (talvolta di pecora), i funghi e la farina di castagne: un bell’insieme che completa un’isola-tavola, dove la cultura che trasforma i vari elementi, presenta una validità sorprendente e ha tutte le carte in regola per un florido proseguimento. 

 

Dolci della tradizione

La frutta secca, ricavata per lo più da fichi, mandorle e uva matura, davvero in abbondanza sul territorio, è utilizzata ancora parecchio per i dolci della tradizione, in particolare per il Panficato, l’Imbollita di fichi, la Schiacciunta, Schiaccia Briaca, il Corollo, il Ceremito e la Sportella.

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Dove mangiare all’isola d’Elba? 3 ristoranti da provare 

 

Quali sono i vini dell'Elba?

Il vino non manca di certo e gioca un ruolo fondamentale all’interno del comprensorio, poiché viene ben comunicato ai turisti che scelgono di gustare le specialità della zona. Bianchi come il Vermentino, il Procanico e l’Ansonica, rossi come il Sangioveto e passiti come l’Aleatico, non hanno niente da invidiare ai più qualificati nettari delle colline toscane, ma anzi, in varie occasioni, riescono a trasmettere emozioni davvero uniche.

 

Quali sono 3 Cantine da visitare?

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Perchè venire all'Isola dell'Elba?

Perché rimane una sorta di paradiso alla Robinson Crusoe, fatto di spiagge in calette rocciose, acque azzurre, tornanti favolosi da esplorare in auto, innumerevoli trekking e panorami mozzafiato dominati dalla sua vetta più alta, il Monte Capanne (1018 m).

 

 

A tutto ciò si accompagna una succulenta cucina di pesce, alcuni vini particolari e molto gradevoli, un impervia conformazione territoriale perfetta per l’escursionismo, la bicicletta e l’immersione subacquea.

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