Bartolo Mascarello: La Cantina delle Langhe

Bartolo Mascarello è una cantina tra le più rinomate e conosciute in tutto il mondo. Oggi la Bartolo Mascarello produce fra le 30mila e le 35mila bottiglie all’anno: 15-20mila di barolo, 6mila di dolcetto, 5mila di barbera e il resto di freisa e di nebbiolo.

Di Lele Gobbi
Jul 11, 2022
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Bartolo Mascarello: la memoria delle Langhe

 

Bartolo Mascarello è famosa per che cosa?

 

La Cantina Bartolo Mascarello è famosa in tutto il mondo perché occupa un posto speciale nella storia di Langa: le sue etichette d’autore, i suoi manifesti, la sua infaticabile battaglia per difendere l’essenza più pura del Barolo e, soprattutto, i suoi vini rappresentano un patrimonio inestimabile.

 

Che cosa è Bartolo Mascarello?

La Cantina Bartolo Mascarello è una storica cantina, situata nel pieno centro del comune di Barolo e sicura rappresentante della storia e tradizione della Denominazione Langarola. Le radici della famiglia affondano profondamente nell’universo enologico: il nonno di Bartolo, Bartolomeo, svolgeva la mansione di cantiniere presso la Cantina Sociale di Barolo, mentre suo padre Giulio creò l’azienda Mascarello nel 1918.

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Chi era Bartolo Mascarello?

Classe 1926, vignaiolo sapiente, intelligente conservatore, il contadino con la più vasta biblioteca personale, deciso sostenitore della tradizione in campo enologico quanto nel progresso sociale a livello politico: ma non è con una serie di definizioni che si può rendere la ricchezza di Bartolo Mascarello, che è stato molto apprezzato e goduto quando inveiva contro certi saccenti degustatori oppure quando giocava con tanti bambini, mentre era intento a stappare una bottiglia di suoi Barolo d’annata, o ancora mentre scambiava opinioni con personaggi imprenditoriali del calibro di Giulio Einaudi e scrittori come Nuto Revelli.

 

Negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo, quando il Barolo viveva momenti difficili anche a causa di produttori non sempre esemplari, Bartolo ha saputo mantenere alto nel mondo il nome di questo vino, di cui ha costantemente ricevuto richieste dal Nord America, come pure dall’Australia e dall’Europa; in sostanza da gran parte del mondo.

 

Il suo barolo è sempre stato un vino di sicuro valore, ricco di struttura come di tannini, destinato a un pubblico sicuramente di intenditori che nel corso del tempo hanno generalmente cercato e apprezzato le sfumature balsamiche, di goudron e tabacco del Nebbiolo, rispetto a quelle di vaniglia e spezia.

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Chi dirige la cantina Bartolo Mascarello?

La figlia Maria Teresa è stata molto brava a coglierne il testimone (2005) e portare avanti questa realtà leggendaria con lo stesso rigore del padre, fiera e fedele alle tradizioni: quella di famiglia e quelle del Barolo. Nonostante la fama, è tuttora rimasta con i piedi per terra: la scelta di praticare un’agricoltura sostenibile, senza associarsi a qualche corrente, è propria e sentita, assolutamente senza fini commerciali.

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Le vigne della Cantina Bartolo Mascarello

Ettari coltivati sono 5,5 per un totale di circa 30.000 bottiglie. Cannubi, San Lorenzo e Rué nel comune di Barolo, Rocche dell’Annunziata a La Morra: vigne di primo rango che confluiscono in un unico Barolo. Età media delle viti sui 25/30 anni con punte di 60-70 anni ubicate nei cru Cannubi e San Lorenzo. Oltre al Nebbiolo, vengono coltivati Freisa, Dolcetto e Barbera.

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Quale è la filosofia e lo stile della cantina Bartolo Mascarello?

È quella di una vitivinicoltura naturale e l’approccio in cantina, come lo definisce Maria Teresa stessa, è “normale”: non si fa ricorso a metodi aggiuntivi che possano offuscare la pura espressione del terroir. I vini fermentano in vasche di cemento (il Barolo in tini di legno) e affinano in botti grandi di rovere di Slavonia. Vendemmia sempre manuale, lieviti indigeni e rimontaggi frequenti.

 

La macerazione dei vini "base" ha una durata di 10 giorni, per il Barolo questo tempo si allunga a 35-45 giorni. Quest’ultimo è sempre stato e lo è ancora, un Barolo cosiddetto non “alla moda”, tradizionalista per filosofia e convinzione: senza barrique per l’affinamento e frutto di un assemblaggio delle uve provenienti dai quattro appezzamenti di proprietà.

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Quali sono i Vini principali della cantina Bartolo Mascarello?

 

Barolo DOCG: un vino dalla classica veste granato scuro, grande terziarizzazione dei profumi; ricco, possente ma al contempo vellutato e scorrevole; persistenza tannica mai aggressiva e lunghi finali minerali.

Barbera d'Alba DOC: un vino dall’impronta irresistibilmente tradizionale per la sua spiccata acidità e per la grande polpa di frutto.

Langhe Nebbiolo DOC: un vino che seduce per le proverbiali note di violetta, tipiche del suo vitigno e per il palato succoso ed energico.

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Perché bere i vini della Cantina Bartolo Mascarello?

La storia del Barolo passa inevitabilmente attraverso questa cantina. Un’atmosfera di rigore e serietà è quello che si continua a respirare grazie anche all’eccezionale lavoro di Maria Teresa, in quanto la tradizione familiare di produrre vini di carattere e personalità che “parlano” la voce più autentica di Langa non manca assolutamente.

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