Bartolo Mascarello: la memoria delle Langhe
Bartolo Mascarello è famosa per che cosa?
La Cantina Bartolo Mascarello è famosa in tutto il mondo perché occupa un posto speciale nella storia di Langa: le sue etichette d’autore, i suoi manifesti, la sua infaticabile battaglia per difendere l’essenza più pura del Barolo e, soprattutto, i suoi vini rappresentano un patrimonio inestimabile.
Che cosa è Bartolo Mascarello?
La Cantina Bartolo Mascarello è una storica cantina, situata nel pieno centro del comune di Barolo e sicura rappresentante della storia e tradizione della Denominazione Langarola. Le radici della famiglia affondano profondamente nell’universo enologico: il nonno di Bartolo, Bartolomeo, svolgeva la mansione di cantiniere presso la Cantina Sociale di Barolo, mentre suo padre Giulio creò l’azienda Mascarello nel 1918.
Chi era Bartolo Mascarello?
Classe 1926, vignaiolo sapiente, intelligente conservatore, il contadino con la più vasta biblioteca personale, deciso sostenitore della tradizione in campo enologico quanto nel progresso sociale a livello politico: ma non è con una serie di definizioni che si può rendere la ricchezza di Bartolo Mascarello, che è stato molto apprezzato e goduto quando inveiva contro certi saccenti degustatori oppure quando giocava con tanti bambini, mentre era intento a stappare una bottiglia di suoi Barolo d’annata, o ancora mentre scambiava opinioni con personaggi imprenditoriali del calibro di Giulio Einaudi e scrittori come Nuto Revelli.
Negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo, quando il Barolo viveva momenti difficili anche a causa di produttori non sempre esemplari, Bartolo ha saputo mantenere alto nel mondo il nome di questo vino, di cui ha costantemente ricevuto richieste dal Nord America, come pure dall’Australia e dall’Europa; in sostanza da gran parte del mondo.
Il suo barolo è sempre stato un vino di sicuro valore, ricco di struttura come di tannini, destinato a un pubblico sicuramente di intenditori che nel corso del tempo hanno generalmente cercato e apprezzato le sfumature balsamiche, di goudron e tabacco del Nebbiolo, rispetto a quelle di vaniglia e spezia.
Chi dirige la cantina Bartolo Mascarello?
La figlia Maria Teresa è stata molto brava a coglierne il testimone (2005) e portare avanti questa realtà leggendaria con lo stesso rigore del padre, fiera e fedele alle tradizioni: quella di famiglia e quelle del Barolo. Nonostante la fama, è tuttora rimasta con i piedi per terra: la scelta di praticare un’agricoltura sostenibile, senza associarsi a qualche corrente, è propria e sentita, assolutamente senza fini commerciali.
Le vigne della Cantina Bartolo Mascarello
Ettari coltivati sono 5,5 per un totale di circa 30.000 bottiglie. Cannubi, San Lorenzo e Rué nel comune di Barolo, Rocche dell’Annunziata a La Morra: vigne di primo rango che confluiscono in un unico Barolo. Età media delle viti sui 25/30 anni con punte di 60-70 anni ubicate nei cru Cannubi e San Lorenzo. Oltre al Nebbiolo, vengono coltivati Freisa, Dolcetto e Barbera.
Quale è la filosofia e lo stile della cantina Bartolo Mascarello?
È quella di una vitivinicoltura naturale e l’approccio in cantina, come lo definisce Maria Teresa stessa, è “normale”: non si fa ricorso a metodi aggiuntivi che possano offuscare la pura espressione del terroir. I vini fermentano in vasche di cemento (il Barolo in tini di legno) e affinano in botti grandi di rovere di Slavonia. Vendemmia sempre manuale, lieviti indigeni e rimontaggi frequenti.
La macerazione dei vini "base" ha una durata di 10 giorni, per il Barolo questo tempo si allunga a 35-45 giorni. Quest’ultimo è sempre stato e lo è ancora, un Barolo cosiddetto non “alla moda”, tradizionalista per filosofia e convinzione: senza barrique per l’affinamento e frutto di un assemblaggio delle uve provenienti dai quattro appezzamenti di proprietà.
Quali sono i Vini principali della cantina Bartolo Mascarello?
Barolo DOCG: un vino dalla classica veste granato scuro, grande terziarizzazione dei profumi; ricco, possente ma al contempo vellutato e scorrevole; persistenza tannica mai aggressiva e lunghi finali minerali.
Barbera d'Alba DOC: un vino dall’impronta irresistibilmente tradizionale per la sua spiccata acidità e per la grande polpa di frutto.
Langhe Nebbiolo DOC: un vino che seduce per le proverbiali note di violetta, tipiche del suo vitigno e per il palato succoso ed energico.
Perché bere i vini della Cantina Bartolo Mascarello?
La storia del Barolo passa inevitabilmente attraverso questa cantina. Un’atmosfera di rigore e serietà è quello che si continua a respirare grazie anche all’eccezionale lavoro di Maria Teresa, in quanto la tradizione familiare di produrre vini di carattere e personalità che “parlano” la voce più autentica di Langa non manca assolutamente.