Moscato (Vitigno) in 30 secondi
- La famiglia del Moscato è molto grande con più di 200 tipi.
- I ricercatori dicono che il Moscato sia la più antica Vitis vinifera.
- Appare sotto numerosi nomi in tutto il mondo.
- L'uva moscato migliore è il Muscat Blanc à Petits Grains (conosciuto in Italia come Moscato Bianco).
- Ha aromi e sapori di pesca, floreali, muschio e uva.
- Il moscato ha tipicamente un'acidità media.
- Il Moscato Bianco produce il tanto amato Moscato d'Asti dolce e poco alcolico del Piemonte.
- In Italia, alcune uve Moscato producono stili secchi (Muscat de Chambave della Valle d'Aosta), passiti (Calabria) e fortificati (Sardegna).
- Quest'uva è presente nei vini DOC, DOCG e IGT.
Da dove deriva il nome Moscato?
Moscato è il nome di un'enorme famiglia di uve sia bianche che nere usate in vini fermi, spumanti e in stili da secchi a dolci. Quest'uva poliedrica è una delle più antiche cultivar esistenti e i ricercatori la considerano il nonno di tutte le varietà di Vitis vinifera.
Imparare a conoscere il Moscato
Attraverso le centinaia di tipi di Moscato, un potente aroma floreale è la caratteristica unificante; tra l’altro caratteristica principale del Moscato d'Asti. Questo vino leggermente frizzante del Piemonte è fatto dalla varietà Muscat Bianco ed è amato per la sua pesca fresca e le sue note floreali bianche, oltre alla dolcezza e al perlage.
Il Moscato Ottonel, il Moscato di Alessandria, il Moscato Nero e il Moscato Rosa sono altre varietà di Moscato ampiamente coltivate.
Sapori di Moscato
Gli aromi, i sapori e le caratteristiche del Moscato sono molto distinti. Al naso esprime sentori di fiori delicati, miele, frutta a nocciolo e muschio. Per quanto possa sembrare strano, il Moscato è anche molto "vinoso".
Tranquillo o frizzante, il Moscato produce tipicamente vini leggeri e di media acidità.
Stili di vino Moscato
Il Moscato è una cultivar versatile che appare in vini fermi, frizzanti, dolci e fortificati. Il Moscato Bianco è l'uva del Moscato d'Asti leggermente frizzante, mentre il Muscat de Chambave della Valle d'Aosta è secco e il vino stile passito della Calabria è fermo e non secco. La Sardegna è famosa per il suo stile fortificato di Moscato. Ancora, i vini dolci Moscato Rosa sono popolari in Trentino-Alto Adige.
Con quali cibi abbinare il vino Moscato?
Il moscato è uno dei vini più adatti al cibo in Italia grazie alle sue note fruttate e floreali. Che sia frizzante o fermo, queste caratteristiche lo rendono un vino ideale per la cucina che spesso può essere difficile da completare. Quando si abbina il Moscato al cibo, la chiave del successo è il suo profilo aromatico e il grado di dolcezza.
Il Moscato ei suoi abbinamenti
Moscato frizzante
- Antipasti: Salumi piccanti; finger food indiano.
- Piatti principali: Cucina asiatica leggera e piccante.
- Dessert: Pavlova fruttata leggera; torta di mandorle; tiramisù.
- Formaggio: Stilton bianco; formaggio di capra.
Moscato secco
- Antipasti: Crudités; ostriche.
- Piatto principale: Insalate; sushi; tempura di verdure; salmone; frutti di mare.
- Dessert: Macedonia di frutta fresca;panna cotta.
- Formaggio: Formaggio di capra; Pecorino
Migliori denominazioni/zone di Moscato
In Italia, il Moscato più importante è il Muscat Blanc à Petits Grains o Moscato Bianco. È la quarta uva bianca più coltivata nel paese e compare in 17 DOC e DOCG. Forse il suo vino più famoso è il Moscato d'Asti DOCG del Piemonte.
Altri moscati degni di nota sono il Muscat de Chambave DOC della Valle d'Aosta e, in Calabria, uno stile di Moscato passito IGT. La Lombardia produce moscati spumanti, liquorosi e passiti.
In quasi tutte le regioni vinicole italiane c'è almeno uno stile di vino Moscato fatto da uve bianche, rosse o nere
Dove nasce il Moscato?
Le radici del Moscato si perdono nel tempo quindi, non sorprende che ci siano alcune teorie sulle sue origini. Molti ricercatori credono che sia originario dell'antica Persia e dell'Egitto, mentre altri sono convinti che sia stato coltivato per la prima volta nell'antica Grecia e a Roma.
La produzione di vino era un'attività importante in ognuna di queste civiltà e riferimenti a stili dolci di vino appaiono in numerosi testi classici. Tuttavia, non c'è alcuna menzione specifica dell'uva Moscato.
Nel 1230, uno studioso francescano inglese menziona un'uva dolce in un trattato sul vino. Un secolo dopo, la traduzione francese di quest'opera include una menzione di "vin extrait de raisins muscats".
Da qualunque parte provenga, gli aromi e i sapori unici del Moscato lo rendono una gradita aggiunta al mondo della Vitis vinifera!
Come si fa il Moscato?
Il Moscato d'Asti è fatto con un processo conosciuto come il metodo Asti. Il succo d'uva viene raffreddato e conservato fino a quando non è pronto per la fermentazione alcolica in serbatoi d'acciaio pressurizzati.
La fermentazione si ferma a circa il 7% di alcol quando l'enologo raffredda il vino. Ciò si traduce in zucchero residuo che dà a questo vino leggermente frizzante la sua dolcezza.
Il Moscato secco è fatto con metodi di vinificazione standard, ma il vigneron può evitare la quercia per preservare le note floreali fruttate che danno al Moscato il suo profilo unico.
Il Moscato fortificato è tipicamente il risultato di una robusta macerazione per l'intensità del sapore e del colore, così come l'aggiunta di una combinazione di alcol, acquavite e mosto concentrato per aumentare il contenuto stesso di alcol. Il moscato fortificato può subire un trattamento con la quercia per ottenere una struttura extra.
