BERTANI: PROFESSIONALITÀ E SPIRITO INNOVATIVO
Sin dalla sua nascita (1857) la casa vinicola Bertani, grazie anche all’acume dei fratelli Giovanni Battista e Gaetano Bertani, ritiene che aumentare la professionalità nel far vino porti come significato recondito, il dedicarsi alla coltivazione dei vigneti selezionati. Spingere nella direzione per l’utilizzo di tecniche innovative di produzione (in campo viticolo ed enologico) e distinguersi nell’ intraprendenza commerciale portano, non a caso, l’impresa tra le prime in Italia a comprendere il valore del vino in bottiglia, investendo, di fatto, per imbottigliare ed esportare la qualità italiana nel mondo, anche oltreoceano.
Il divenire, poi, punto di riferimento per i comprensori vinicoli del veronese non si rivela dunque una questione annosa, proprio perché l’avanguardia si esibisce immediatamente e senza eccessive sbavature, come filosofia di base.
Ciò che conta, per loro, è la visione a lungo termine, ovvero l’innovazione associata alla parsimonia che svolge un ruolo chiave nel mercato del lavoro: una forza particolare che non rappresenta, quindi, l’essere soltanto una florida e rinomata cantina, ma anche e soprattutto il disegno costruito di una basilare identità.
“ESSERE BERTANI”, UN DOGMA CHE PROFUMA DI NATURALEZZA E LUNGIMIRANZA
Ecco cosa significa “Essere Bertani” ed ecco svelato, in sostanza, il suo compito: dare a tutti gli occhi e la capacità di leggere questo paesaggio attraverso i loro vini.
Un obiettivo troppo altisonante? O comunque smodatamente democratico e voglioso di essere ecumenico a tutti i costi?
Nient’affatto! In Bertani hanno sempre creduto nel valore temporale, poiché chi sceglie Bertani sa (e bene) che il tempo e la pazienza sono ingredienti indispensabili per avere cura di ogni dettaglio.
Dall’anno scorso le redini sono state affidate nelle sapienti mani del super manager Ettore Nicoletto (CEO Bertani Domains), nuovo depositario quindi delle origini dell’Amarone e di una storia singolare di una Maison del vino, che è interamente mutata senza mai mutare, fedele alla vocazione del territorio dove vengono coltivati i propri vigneti.
L’anima del vino Bertani è riassunta proprio in questo concetto, cioè nel saperlo pensare, nel saperlo attendere e quindi nel saperlo curare. Uno scenario totalmente dedicato alla cultura vitivinicola del Veronese, dove la splendida Tenuta Novare che si rivela in sette sorgenti naturali e nella copiosa varietà di flora, faggi, querce, cedri e ulivi, rappresenta, a pieno merito, l’emblema della ricerca per l’intero comprensorio aziendale.
IL MERAVIGLIOSO DISTRETTO DELLA VALPOLICELLA
Il privilegio di vivere in un territorio come la Valpolicella che continua a ispirare, anche solo guardando fuori dalla finestra, dove è la natura che parla, giorno dopo giorno, l’ha compreso ormai da anni Andrea Lonardi (Chief Operating Officer), un filosofo globetrotter del vino che ha dedicato fedelmente la sua vita, ça va sans dire, alla sfera enologica.
Ogni qualvolta, infatti, che calpesta questi ordinati fazzoletti di terra, non soltanto manifesta la fortuna e l’orgoglio di poter lavorare nel territorio dove è nato, ma sottolinea l’unicità e la complessità dei vini che si originano in tali luoghi dalle particolari condizioni climatiche e dalla geologia articolata e, per certi versi, misteriosa.
I GRANDI NETTARI DELLA CANTINA
In particolare ci piace evidenziare l’Amarone Classico (debordante nella personalità e nei classici sentori di ciliegia e tabacco), il Valpolicella Classico Superiore Ognisanti di Novare (possente, sapido e oltremodo persistente) e il Valpolicella Le Miniere di Novare (delizioso nel suo fraseggio fresco-tannico), che affondano le radici in un suolo calcareo gessoso, con breccioline ricche di ferro e di origine vulcanica, sono seguiti scrupolosamente da Andrea e dal suo staff nel rispetto dell’espressione che ha sempre contraddistinto l’esperienza umana in casa Bertani.
UN “NUOVO CLASSICO” APPROCCIO COMUNICATIVO
Infine, c’è ancora un’altra grande e significativa maniera di comunicare il vino, senza necessariamente discorrere di tannini, frutti di bosco o di spezie: piuttosto quella usare l’universo dell’arte, della letteratura o della musica, per creare emozione ed ispirazione. E non può che essere la poliedrica Eleonora Guerini (Chief Marketing Officer), a raccontarlo con passione e non ordinaria energia, attraverso una nuova serie di incontri virtuali su IG, che vanno sotto il titolo di “Appuntamento tra classici”.
Un allettante modo di chiacchierare, un sottile ragionamento che va piuttosto in profondità, perché “classico è proprio ciò che supera il tempo imponendo nuovi canoni di qualità”, a testimonianza che il vino rimane ancora, imperterrito, uno dei maggiori segni di civiltà del mondo.
Amate i vini cult italiani? Non perdetevi la presentazione svolto da Filippo Bartolotta, della nuova annata 2018 di Ornellaia. Questa presentazione ha avuto luogo nella nuovo sala degustazione, L'Aquilone, un spazio strepitoso all'interno della tenuta Ornellaia nel cuore del Bolgheri.
Se Ornellaia vi ha dato un assaggio di Bolgheri, guardate il video di Filippo su questa zona vinicola Super Tuscan, una delle regioni vinicole più importanti d'Italia e un posto da "bucket-list" per gli amanti del vino italiano!
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