Guida Marche da bere e da mangiare: viaggio nel gusto

Quali sono le specialità gastronomiche, le ricette e i vini delle Marche? Brodetto di pesce, Vincisgrassi, Coniglio in porchetta, Olive Ascolane, Stoccafisso all’anconetana, Verdicchio.

Di Lele Gobbi
Jan 19, 2023
tagAlt.Urbino Marche Italy at evening time

Scopri le bellezze delle Marche: guida completa per esplorare territorio, storia, architettura e cucina

 

Dove si trovano le Marche?

Le Marche si trovano nell'Italia centrale, lungo la costa adriatica. Confinano a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le regioni Abruzzo e Molise, a sud con il Lazio e a ovest con l'Umbria.

Il territorio marchigiano copre un rettangolo esteso di quasi 10.000 km2, nel pieno centro Italia, chiuso a ovest dalle catene appenniniche e a est dal Mar Adriatico.

Neve sulle Montagne Sibillini delle Marche, Italia

Neve sulle Montagne Sibillini delle Marche, Italia

 

Come descrivere le Marche?

Infinite si presentano le variazioni degli orizzonti, propriamente vegetali, secondo il procedere delle altimetrie dalla costa all’interno, passano da quelli mediterranei della macchia litoranea, con lecci e corbezzoli, a quelli appenninici e montani delle vette più alte dei Sibillini.

In mezzo la fascia submediterranea della roverella, poi già sul piano montano, la fascia del cerro e del faggio, tra pascoli e prati; alle altezze maggiori i prati ricchi di genziane, orchidee e tante altre specie endemiche. 

 

Perché si chiamano Marche?

Il nome "Marche" deriva dal latino "Marcium" o "Marchesium", che significa "confine" o "territorio di confine"


Nelle Marche la pluralità è un gioco di variazioni e di riprese: colline su colline davvero incantevoli, strisce ondulate di valli e crinali che si perdono in lontananza, geometrie di campi, prati, sagome di alberi solitari, borghi sui poggi. Sensazionali panorami che si colgono dalle strade di cresta – da un lato l’orizzonte del mare, dall’altro i profili della montagna – oppure si aprono al fondo di strade e piazze di paesi e città

conero - coltivato

 

Per cosa sono famose Le Marche?

Le Marche sono famose per:

  • Ambiente montano appenninico e pedemontano: gran parte è integro e poco antropizzato
  • Sistema di parchi, riserve e aree protette: tutela una superficie vasta e seducente
  • Turismo naturalistico: offre molte opportunità per gli amanti della natura
  • Parco Nazionale dei Monti Sibillini: un importante parco nazionale
  • Parchi del Conero, del Monte San Bartolo e la Riserva Sentina: lungo la costa, offrono bellezze naturali
  • Litorali sabbiosi: custoditi dal turismo balneare
Piazza del Popolo in Ascoli Piceno

 

Cosa vedere nelle Marche?

La varietà e l’elevato numero di luoghi di interesse delle Marche sono il risultato delle molte stratificazioni culturali, che vi si sono sovrapposte nel corso dei millenni, da quando i Piceni prima e i Romani poi popolarono questo territori


Ad Ancona possiamo trovare per esempio le suggestioni d’Oriente, ad Ascoli e Fermo la finezza medievale o ad Urbino il trionfo rinascimentale.

E dunque rovine romane, svettanti architetture gotiche, massicci castelli medievali e sublimi palazzi rinascimentali che custodiscono collezioni d’arte tra le ricche d’Italia all’interno di borghi pittoreschi dal sapore antico, in cui il tempo sembra essersi fermato.

OLIVE ASCOLANE

 

Cosa si mangia nelle Marche?

È la civiltà rurale ad aver lasciato l’impronta ancora oggi largamente prevalente nella gastronomia marchigiana. Una cucina preziosa, la più significativa in Italia per quanto riguarda gli animali da cortile, accompagnata da un vero e proprio trionfo di verdure ed erbe aromatiche. Quel che contraddistingue le Marche è proprio la cura per la terra, un’attenzione che le ha portate a essere tra le prime zone d’Italia a intraprendere l’agricoltura biologica. 

 

Piatti ricchi e gustosi, grazie a materie prime genuine e rustiche, senza però dimenticare la raffinatezza. 

 

A eccellenze come il profumatissimo tartufo bianco, si affiancano cotture sublimi per polli, conigli e maiali basate sull’uso del rosmarino e del finocchio e una grande cucina di mare dove convergono i grandi sapori del Mar Adriatico, come per esempio i buonissimi moscioli, le gustose cozze selvatiche del Conero. 

stoccafisso all'anconetana

 

Quali sono le migliori ricette delle Marche?

  • Brodetto di pesce, preparazione in umido dove si usano tradizionalmente tredici tipi di pesce, principalmente povero 
  • Vincisgrassi, strisce di pasta all’uovo lunghe e larghe, spesso condite con le rigaglie di pollo e cotte in forno
  • Coniglio in porchetta, una sorta di coniglio farcito, cucinato con gli ingredienti e le tecniche della porchetta di maiale, si imbottisce con la salsiccia e le sue frattaglie, si aromatizza con barbe di finocchio selvatico e si lardella con la pancetta
  • Olive Ascolane farcite e fritte, denocciolate, riempite con una farcia di carne, pangrattato e formaggio grattugiato, quindi infarinate, passate nell’uovo, nel pangrattato e fritte 
  • Stoccafisso all’anconetana –- cotto a lungo con abbondante vino bianco, pesto di acciughe, sedano, carote, cipolle, peperoncino, erbe aromatiche, pomodori pelati, olive nere, patate a tocchi
Bottiglie di vino italiano in mostra e in vendita, castelli del Verdicchio di Jesi

Bottiglie di vino italiano in mostra e in vendita, castelli del Verdicchio di Jesi

 

Qual è il vino tipico delle Marche?

Le Marche sono famose per produrre una varietà di vini, tra cui: Verdicchio, Rosso Conero, Lacrima di Morro d'Alba, Colli Maceratesi Rosso e Rosso Piceno.

 

Qual è il vitigno più diffuso nelle Marche?

Il territorio marchigiano è un ottimo serbatoio di piacevoli scoperte per il bevitore attento. Andando nello specifico per zone, in quella delle colline pesaresi, è il Sangiovese a essere il vitigno più coltivato, proveniente dalla vicina Romagna.

 

Tra i vitigni a bacca bianca troviamo invece l’Albanella e il Biancame (Bianchello del Metauro DOC). A ridosso del promontorio del Conero, domina il Montepulciano che trova anche l’unione con lo stesso Sangiovese. Jesi è patria di uno dei vitigni probabilmente più conosciuti in Italia e all’estero: il Verdicchio.

Raro nella versione passita, trova la sua massima espressione nella vinificazione in bianco, o tradizionale o affinata in legno, in grado di donare vini di carattere e di sorprendere anche dopo anni dal loro imbottigliamento. Matelica, con la sua distinta denominazione, è l’altra patria del Verdicchio: l’areale di produzione è quello dell’alta valle dell’Esino.

 

La Lacrima è il vitigno a bacca rossa allevato a Morro d’Alba, mentre sui colli maceratesi troviamo un piccolo territorio pedemontano, Serrapetrona, dove viene allevata la Vernaccia Nera. Un altro autoctono della provincia di Macerata (a bacca bianca) è il sorprendente Maceratino o Ribona.


Il Rosso Piceno (Montepulciano e Sangiovese) è ancora il vino più noto del Sud della regione, dove trova la sua massima espressione. Infine, la sorprendente DOCG di Offida, dove il Pecorino e la Passerina sono i grandi protagonisti e la DOC Falerio nella provincia di Ascoli Piceno.

 

Italy, Marche, Campofilone

 

Quali sono le migliori cantine da visitare nelle Marche?

 

Perché venire nelle Marche?

Per l’arte, il teatro, la musica, l’artigianato e ovviamente l’enogastronomia. Numerosissime sono infatti le località che tutelano le meraviglie e le risorse offerte da una natura sorprendente e generosa che alle più svariate espressioni della cultura concede non solo spunti di ispirazione, ma anche le materie prime per promuovere stimati cibi artigianali. 


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