Anche Bolgheri si apre alle anteprime: si inizia con la 2019

Sogna ad occhi aperti le degustazioni del Bolgheri 2019 con Francesca Ciancio e Filippo Bartolotta. Bolgheri DiVino torna in pista con le anteprime 2019.

Di Francesca Ciancio
Sep 08, 2021
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IL RITORNO DELLA DEGUSTAZIONE COLLETTIVA


A leggerli tutti d'un fiato prende una vertigine. Parliamo dei numeri dell’evento Bolgheri DiVino, con la cena a base di rossi Doc più lunga del mondo, più di un chilometro di tavoli, quasi mille ospiti, oltre 3500 calici serviti e 2540 cipressi a fare da contorno all'appuntamento enologico che si inserisce di fatto tra gli eventi del vino più prestigiosi al mondo.

Una seconda edizione impegnativa - quella dell'anno scorso è saltata a causa dell'emergenza Covid - a causa del rispetto delle normative sanitarie, ma anche per questo più carica di emozioni: di fatto la cena sotto il viale dei Cipressi è stata la prima grande occasione di incontro tra addetti del settore dopo due anni di spazi contingentati e numeri limitati.

Prima volta invece per un'anteprima da queste parti: infatti Bolgheri DiVino è stata anche l'occasione per assaggiare 53 etichette del Bolgheri Superiore Doc, una en primeur che va ad arricchire la già nutrita compagine di anteprime toscane.

Leggete qui per maggiori informazioni sul Consorzio del vino Bolgheri e Bolgheri Sassicaia che guida la promozione di Bolgheri, incluso l'evento Bolgheri DiVino.

In assaggio, l'annata 2019, una vendemmia carica di aspettative per i vini della Doc Bolgheri e Bolgheri Sassicaia e che andrà in commercio il 1 gennaio 2022.

Amate le etichette top di Bolgheri?  Non perdetevi la presentazione di Filippo Bartolotta dell'ultima offerta di Ornellaia, Presentazione Nuova Annata Ornellaia 2018 nella Sala Aquilone.
 

 

COM'È L'ANNATA 2019 FINORA?

Carica di aspettative, dicevamo, che in parte ha suscitato qualche perplessità. Una mancanza di omogeneità negli assaggi testimonia una differenza di stili che è sempre una ricchezza in un gruppo di produttori, ma che denota anche un certo squilibrio nella resa finale.

Difficile quindi tirare una riga per fare un resoconto globale. Sono emersi vini dagli equilibri diversi, con una diffusa asciutezza sul finale di bocca e con una concentrazione importante. I sorsi sono apparsi spesso pieni e fruttati - nota di merito - seguiti però da una trama ancora un po' acerba.

Sappiamo tuttavia che la 2019 è stata una vendemmia tardiva, con maturazioni lente fino a un certo punto e poi con un'accelerazione improvvisa che può essere stata causa di questa disomogeneità.

Inoltre parlando con un po' di produttori è emerso il dato che non tutti i campioni presentati erano pronti e che alcune etichette provenivano da vino ancora in botte. In tal caso, per il prossimo anno, sarebbe opportuno segnalare la cosa in batteria per dar conto della differenza.

Leggi un po' di più sulla visione di Andrea Grignaffini su ciò che rende la regione vinicola di Bolgheri così unica, Bolgheri e Sassicaia - Segnando la storia della Toscana.

Giudizio dunque sospeso su un vintage che tuttavia non ha lesinato belle sorprese e rinnovate conferme.

Guado al Tasso, ad esempio, ha presentato un'annata armonica e completa in ogni sua sfaccettatura, dando al vino un'eleganza da manuale.

Anche Ornellaia, se pur ancora giovane, mostra la stoffa dei grandi vini.

Ottima prova per San Felice con un Bolgheri dalla rusticità affascinante, Guado al Melo che è un concentrato di erbe aromatiche, Grattamacco che scalpita per la sua vivacità, Fabio Motta che punta sempre più sulla sottigliezza e l'eleganza, Castello di Bolgheri saporito nei sentori di frutta e intrigante nelle note grafitiche, Argentiera cupo e balsamico.

La batteria è stata chiusa da un cinquantaquattresimo assaggio, un Sassicaia  2008 in magnum: ferroso, salato, un vino quasi marino.

Le terre del vino di Bolgheri sono un luogo magico, come descritto da alcuni dei migliori produttori di punta del Consorzio.  Guarda le loro interviste, Bolgheri Winelands - turning vineyards into magic, e scopri cosa differenzia la zona di Bolgheri dagli altri luoghi vinicoli toscani.
 

 

LA TENUTA SETTE CIELI MERITA UNA MENZIONE SPECIALE

Una menzione particolare va a due aziende per motivi diversi. La prima è Tenuta Sette Cieli, che già nel nome sottolinea l'importanza dell'altimetria.

Infatti l'azienda della famiglia Ratti possiede alcuni dei vigneti più alti della zona - fino a 400 metri (che però non rientrano nella Doc) e può contare su una delle enologhe più brave del panorama attuale, Elena Pozzolini che supervisiona la produzione.

Wine Enthusiast l’ha inserita “fra le pioniere che che stanno facendo progredire il mondo del vino”. Una coltivazione interamente in biologico che adotta - ma senza dichiararlo - anche metodologie biodinamiche.

Il risultato è un vigneto bellissimo per salubrità ed estetica che gode appieno della luminanza di Bolgheri, tra le più intense d'Italia.
 

 

 

UN'ALTRA CANTINA E UN PRODUTTORE DI VINO IN CRESCITA

Il secondo plauso va a una viticoltrice, Cinzia Merli de Le Macchiole. Suo il gesto di coraggio più spiccato di questa due giorni bolgherese, con una verticale di Bolgheri Rosso Doc dal 2004 al 2019, che non è solo un viaggio nella storia della sua cantina, ma anche un resoconto dell'evoluzione enologica di una denominazione, giovanissima, con i suoi 27 anni - ma caratterizzata da una forza propulsiva nel crescere che non ha pari in Italia e forse nel mondo.

Certo, a Bolgheri sono confluite le più blasonate realtà vitivinicole del Paese - per non parlare delle consulenze francesi - che hanno portato con sé un know how eccellente e che hanno rappresentato un esempio e un monito per tutte le altre realtà intenzionate a  stare al passo.

Filippo Bartolotta ci porta su un'introduzione alle terre del vino di Bolgheri per aiutarci a saperne di più, Bolgheri e I vini Super Tuscan - Territori del vino.

Le Macchiole ne è un esempio paradigmatico, con le prime annate del millennio ancora rustiche, con le vendemmie dal 2010 in poi che scoprono il dono della longevità - 2013 decisamente integra ed equlibrata - e una 2019 che sfoggia il vestito più bello grazie a una eleganza e una sottigliezza da applauso.

Quello di Cinzia Merli, tutto sommato, è un regalo fatto all'intera comunità di Bolgheri.


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