Berlucchi 2021: i 60 ANNI DEL MARCHIO, I 90 DI FRANCO ZILIANI E UN’AZIENDA SEMPRE PIU’ GREEN
Qualche settimana fa Franco Ziliani ha compiuto 90 anni e come regalo di compleanno i dipendenti gli hanno donato una bottiglia di Piper Heidsieck. Quelle furono le bollicine che impressionarono un giovane enologo, più di sessant'anni fa, che aveva l'ambizione di fare vini simili a casa sua, in Franciacorta.
Lui, dagli inizi del 2000 è la Guido Berlucchi, un sodalizio in realtà iniziato molti anni prima proprio grazie all'amicizia e alla stima che lo legavano al nobile signore bresciano della famiglia Lana de' Terzi.
È infatti a Franco Ziliani che Guido Berlucchi si affida per il suo "pinot del Castello" che diventerà poi il Pinot di Franciacorta, ma soprattutto, avrà le bollicine, alla maniera dei francesi.
In azienda dicono che il cavaliere si sia commosso e non è difficile crederlo pensando a cosa ha fatto in tutti questi anni. A cominciare dal fatto che ha creato dal niente una zona vitivinicola, la Franciacorta per l'appunto.
Anche se il ristorante La Palta, capitanato dall'esperta Isa Mazzocchi, è in una regione gastronomicamente diversa, la dedizione e la devozione alla sua terra è proprio lo stesso amore che Ziliani ha per la sua Franciacorta. Leggi Isa Mazzocchi ispira la nuova vita a La Palta per saperne di più.
Oggi l'azienda di Borgonato è seguita dai tre figli, Arturo, Cristina e Paolo e, da qualche anno, l'attenzione massima si è concentrata sul tema della sostenibilità. Il primo report è stato presentato a novembre 2020 e ora si sta lavorando al prossimo.
I dati raccolti parlano di una viticoltura sempre più rispettosa di un ambiente delicato perché nel cuore di una provincia e di una regione a forte tradizione manufatturiero-industriale, ma - come sottolinea Arturo Ziliani - è stato proprio il comparto vitivinicolo franciacortino a "mettere in salvo" tremila ettari di territorio.
Si parla molto di vini ecologici, ma che dire delle persone che lavorano con e nel mondo del vino? Il campo di gioco è uguale per donne e uomini in questo ambiente specializzato incentrato sull'artigianato? Per saperne di più, leggete Donne nel mondo del vino: possiamo parlare di reale inclusività.
IL CONTRIBUTO GREEN DI BERLUCCHI ALLA FRANCIACORTA
Le cifre del report, sviluppato con la consulenza di Ey Sustainability e la collaborazione di LifeGate, offrono la misura degli sforzi in questa direzione.
Per ottenere un litro di Metodo Classico occorrono 2,8 litri di acqua; il 70% dei rifiuti generati dall’attività aziendale è destinato al riciclo, il 20% del fabbisogno elettrico è autoprodotto con pannelli fotovoltaici, 3 ettari su 85 della proprietà complessiva sono coltivati a Erbamat, vitigno autoctono della Franciacorta considerato strategico anche a causa del surriscaldamento globale, perché conferisce particolare acidità alla bollicina della denominazione bresciana, tanto da esser stato inserito nel nuovo disciplinare che prevede un utilizzo pari al 10 per cento.
La cosa interessante è il rapporto tra i dati di crescita di un'azienda che guarda al mondo e quelli legati al contenimento dello sfruttamento dei beni ambientali. Come ci spiega l'agronomo Diego Cortinovis stiamo parlando di 85 ettari di proprietà a cui vanno aggiunti 450 viticoltori partner, 101 dipendenti e 98 per cento di fornitori locali.
Se state già considerando una visita in Franciacorta e vi sentite ispirati dal sorprendente approccio di Berlucchi alla produzione di vino, potreste voler visitare una zona specializzata nella produzione di vino fin dai tempi in cui il .....Renaissance era di gran moda. Considerate una sosta a Firenze, patria dei sempre ecologici vini del Chianti. Leggi Firenze: città d'arte al 100%, ma anche degna città del vino per altre idee ispiratrici.
Le buone pratiche agricole vanno crescendo e si va dalla concimazione organica all'inerbimento, dal sovescio alla lotta biologica. L'ultima iniziativa riguarda le api che hanno preso "casa" tra i filari del più antico vigneto dell'azienda, quello tutt'intorno al castello di Borgonato - dove ci sono anche i tre ettari di Erbamat - e che ospita, per questa ragione, anche diverse essenze erbose piantate con fioriture a scalare.
Come ha fatto Berlucchi ad arrivare in Franciacorta? Leggete Berlucchi: una storia tutta italiana di estro, passione e ingegno oggi per alcune informazioni di base su questa impressionante azienda vinicola.
Si valutano alternative all'uso del rame, come l'alga marina che dovrebbe stimolare in maniera naturale la capacità difensiva delle piante; si fa uso di tecnologie satellitari che rilevano il diverso grado di clorofilla nelle piante del vigneto - e dunque i diversi tempi di maturazione e dove è necessario intervenire - e l'impiego dello spandicompost, un macchinario che distribuisce il fertilizzante naturale laddove manca.
Insomma, una sostenibilità calibrata, soprattutto in ascolto delle necessità dell'ambiente. È quella che si chiama viticoltura di precisione.
OBIETTIVO IMPATTO ZERO ANCHE IN CANTINA
Con l'enologo Ferdinando dell'Aquila ripassiamo i fondamentali della produzione di Metodo Classico Berlucchi, non nascondendo la maggiore complessità di riduzione dell'impatto nella gestione della cantina. Si può fare ma sono necessari enormi investimenti.
Come ad esempio avere, unici al mondo, una linea di otto presse francesi Coquard - così tante in una sola azienda neanche in Champagne - che continuano il lavoro di precisione iniziato in vigna. Innanzitutto non esistono tavoli di cernita perché non assicurano la piena integrità degli acini. La selezione quindi si fa direttamente in pianta.
Mentre l'approccio ecologico nella produzione del vino è fondamentale, un approccio ecologico nel mangiare è altrettanto gratificante. Il consumo stagionale può giocare un ruolo importante in questo, quindi non perdetevi La rivincita della stagionalità con frutta+verdura a Subscription per molte altre informazioni su questo tema.
Una volta in cantina le uve sono pressate e vinificate separatamente - le otto presse possono lavorare fino a trenta ettari al giorno. Il piatto inclinato delle Coquard favorisce la discesa rapida del mosto, illimpidito grazie a questa prima filtrazione naturale, limitando, al contempo, il tempo di contatto con la buccia.
A ciascun movimento di pressa vengono analizzati i parametri di riferimento (come grado zuccherino, acidità totale e ph), e la pressione esercitata sulle uve è modificabile in base ai rilevamenti. Il mosto arriva quindi in quattro diverse vasche, frazionato in base alla qualità, e, dopo l’illimpidimento in serbatoi refrigeranti, passa alla zona di vinificazione.
Ma soprattutto, che sapore ha Berlucchi? Volete sapere qualche opinione da un vero esperto di vini italiani? Unisciti a Filippo Bartolotta, nella Berlucchi 61 Nature: incredibili vini sono il risultato del cambiamento del metodo tradizionale in Franciacorta e impara tutto su Berlucchi oggi stesso!
Servono ben quattro ore e mezza per finire un ciclo di pressatura con pistoni dai movimenti incredibilmente lenti. Altri frazionamenti verranno poi fatti in cantina dopo gli assaggi con destinazione dei mosti in diversi serbatoi.
Nessuna fermentazione malolattica per non dare ai vini una "morbidezza indotta" e un lavoro sempre più convinto sul metodo perpetuelle, che consiste in una miscelazione dinamica di vini multi annata aggiunta ai vini degli anni a venire.
Continua a fare un buon lavoro ecologico facendo anche acquisti intelligenti. Scopri di più sui marchi che hanno a cuore i tuoi interessi, e sostieni i produttori locali mentre fai acquisti. La Marca del Consumatore - ne hai mai sentito parlare? ce lo spiega.
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