Tra le scomode verità che i più insistono a ignorare c’è quella che riguarda il malessere fisico che a volte segue un pranzo o una cena: se i più sono convinti di avere manifestato un’allergia - o quanto meno un’intolleranza - il vero colpevole, il più delle volte, è un’intossicazione alimentare causata da cibo mal conservato. Di fronte a questo dato di realtà, la reazione è di rifiuto: cibo guasto? A casa mia? Impossibile!
Chi potrebbe essere uno chef che non commette questi errori di sicurezza alimentare? Per tranquillizzarvi dopo questa lettura, assicuratevi di controllare il rassicurante profilo della pro-chef italiana Antonia Klugman, La Semplicità Netta: l'Impeccabile Antonia Klugmann.
VEDIAMO COME FANNO I BATTERI A PROLIFERARE COSI’ BENE
Eppure, per star male non serve uno scenario di quelli che vediamo nei sequestri dei NAS, così in grande stile da meritare un paio di minuti di servizio al TG - con il contorno di escrementi di topo, blatte e surgelati all’interno di freezer dall’aspetto post-bellico. Basta invece molto meno perché il nostro pranzo ci si ritorca contro. I batteri di origine alimentare, creature piene di risorse, proliferano non appena lasciamo loro l’opportunità di farlo, in particolare in questa stagione: agli alimenti più “fragili”, basta qualche minuto di troppo a temperatura ambiente per prendere una china pericolosa.
Nel frattempo, qual è un ingrediente estivo che gli italiani mettono sempre in tavola? La mozzarella, avete indovinato! Guarda una ricetta qui, e tutto su ciò che rende la mozzarella così sorprendente qui, La Mozzarella: Un prodotto Mediterraneo ricercato in tutto il mondo!
SBRINAMENTO IN SICUREZZA
Nella mia esperienza, per quanto aneddotica, raramente ho visto qualcuno scongelare correttamente un alimento: la tecnica prevalente è mettere la carne surgelata a scongelare all’interno del lavandino, magari sotto un getto d’acqua. Sbagliatissimo! Gli alimenti conservati nel freezer si scongelano all’interno del frigo, tra l’altro un esercizio di pazienza molto educativo.
GLORIE DELLA GRIGLIA
Altro terreno minato - e la stagione è propizia - sono le grigliate, dove i germofobi come me - ma è ingiusto definirmi così: prendo più volentieri un raffreddore di un’intossicazione alimentare, e scommetto anche voi - si siedono all’angolino riservato ai vegani e preferiscono melanzane e zucchine. Qui abbiamo due ordini di problemi.
Primo, la temperatura della carne: gli hamburger dovrebbero raggiungere i 70ºC, i grandi tagli di manzo come arrosti e bistecche dovrebbero arrivare almeno a 60°C al centro (certo, tofu grigliato batte carne stracotta), mentre il pollame deve toccare i 75°C.
Il barbecue non fa per voi? Prova le costolette al forno - una vera delizia toscana! Un veloce tempo di preparazione nella ricetta delle Rosticciana al Forno (Costolette di Maiale) assicura pance felici a tutta la tavola!
DISAVVENTURE NELLA MARINATURA
Secondo, le marinature: marinate e salse in cui ha sguazzato la carne cruda non vanno utilizzate per condire i cibi cotti - se volete impiegarle come condimento, tenetene un po’ da parte in principio. Anche piatti e taglieri su cui sono stati posati carne e pesce crudi vanno lavati con acqua calda e sapone prima di essere destinati ad altri usi.
NON FARTI INGANNARE DAL PESCE
Quanto al pesce crudo: per tartare e sushi bisogna usare pesce comprato già abbattuto, oppure farlo transitare per almeno 72 ore nel freezer domestico: questo uccide l’anisakis, orrendo verme parassita che è prioritario non traslocare nel nostro intestino.
L'abbiamo detto prima ed è probabile che lo ripeteremo presto, ma vuoi imparare un ottimo modo per incorporare tutti questi elementi e ingredienti nella tua dieta? Scopri di più su come mangiare sano con la Dieta Mediterranea, in Per la vita lunga e felice, segui la dieta Mediterranea.
IL DESSERT È SICURO, VERO?
Anche il dolce ha i suoi rischi: la maggior parte delle ricette del tiramisù prevedono di impiegare tuorli e albumi crudi, ma - per quanto freschissimi - esiste un rischio non trascurabile di salmonellosi: meglio pastorizzare, facendo una sorta di meringa con gli albumi e lo zucchero caldo.
Regola generale: in questa stagione nessun alimento che normalmente conservate in frigo dovrebbe essere lasciato per più di un’ora a temperatura ambiente prima di essere consumato.
NON DIMENTICARE DI GODERTI LA VITA PERÒ
In ultimo, da indicazioni sanitarie, non esistono ostriche “sicure”: anche l’ostrica più innocua al palato può essere contaminata da batteri pericolosi, e la raccomandazione più conservativa sarebbe di mangiarle solo cotte (tutt’altro che punitivo: provatele pastellate e fritte, e servite con la salsa tartara).
Ma in ultimo, prese tutte le precauzioni ragionevoli: vivere è assumersi dei rischi, e un plateau di ostriche a volte li vale.
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